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Il demone del procrastinare e la morte della concentrazione

Concentrazione e società dell’immagine, social network, internet, interessi da seguire, hobby, l’esser sempre connessi tramite qualsiasi dispositivo e, non ultimo per importanza, la delittuosa arte del cazzeggio intensivo. Aggiungiamoci le peculiarità italiche, una televisione che è più trash che altro, lo spettegolare tanto in voga sulle nostre spiagge, una tendenza al doversi fare notare da tutto e tutti. Mescoliamo tutti questi ingredienti e serviamoli all’interno di una comune vita dei giorni nostri ed ecco che la concentrazione va letteralmente a farsi friggere. Impossibile portare a termine un compito o un progetto senza essere interrotti, decisamente arduo avere la forza di volontà per imporsi dei dogmi programmatici.

Combattere la delittuosa arte del cazzeggio

Stop ai social-network

Stop ai social-network

Non importa se si tratta di studiare per un esame o un compito in classe, di portare a termine un lavoro per sé stessi o per il proprio preposto, di gestire il proprio tempo per monetizzare la propria attività di freelance, in tutti questi casi e in tantissimi altri, saper estrapolare la capacità di concentrazione, di gestione dei compiti e dei tempi, è fondamentale. Non esistono formule magiche o dogmi efficaci, come in tutte le cose, esiste soltanto una forte dose di buon senso da utilizzare. La concentrazione cozza con tutte quelle peculiarità, cozza con questa società moderna sovraccarica di stimoli e di informazioni, società che ci vede quasi in obbligo di perenne connessione con il nostro alter ego informatico. In tutto ciò, la capacità di concentrazione va, letteralmente, a navigare in una palude oscura. Per contro, se facciamo alcuni semplici esami di coscienza, possiamo essere in grado di stabilire delle priorità di esistenza e arrivare anche a stabilire una organizzazione per compiti in gradi di permetterci di ritrovare la tanto agognata capacità di concentrazione.

Testi, guru e tecniche. La sovrastima non ha confini

Servizi Web

Basta distrazioni

Esistono milioni di testi al riguardo e altrettanti guru, avete soltanto l’imbarazzo della scelta per approfondire queste tematiche. Vi dico già che io ci ho provato e ho letto tanti di questi testi, ricavandone un sacco di nozioni, tante alchimie astruse e una infinità di complicatissimi sistemi di gestione del tempo. L’unico testo che ho trovato davvero utile è questo libricino qui, per il resto nulla di veramente efficace o utile per delle modeste esigenze come le mie, così ho iniziato a chiedermi se fosse davvero necessario andare a cercare chissà quale ricetta di chissà quale personaggio per riuscire a fare ciò che già il solo buon senso ci permette di ottenere. Ho iniziato a ragionare il problema con la mia testa e lentamente sono riuscito a trovare alcuni work-flow che funzionano (per me) egregiamente. Non starò qui a sindacarvi con i miei metodi di lavoro perché sono personali e, come per qualsiasi cosa, il grado di soggettività nell’efficacia è elevatissimo.

Non mi serve un sistema di gestione aziendale del tempo, mi serve qualcosa di semplice per la concentrazione

Come detto esistono milioni di tecniche per la concentrazione e la gestione correlata del tempo, e anche milioni di testi che spiegano dette cose, a questo link potete trovarne una piccola selezione. Oltre a ciò, alcune dritte utili oggettivamente per tutti ci sono e queste vado a esplicare qui di seguito.

Connessione Not Always-On Decidi, stabilendoli a priori, dei periodi limitati di tempo da concedere ai social network e, più in generale, all’essere sempre connesso. Un’ora alla mattina per controllo posta, social e tutto quanto ti interessa sulla rete. Poi stacca tutto e riattacca soltanto per un’altra ora nel pomeriggio o alla sera. Ognuno ha i suoi tempi, questo era soltanto un esempio su cui lavorare per adattarlo alle proprie specifiche esigenze, poiché è ovvio che in base al tipo di lavoro che uno fa, avrà più o meno necessità di essere connesso.

Ambiente stimolante, ambiente rilassante
Difficile studiare o leggere in discoteca, magari ha più senso farlo in biblioteca. In sala con la tv e una sorella che conversa con le amiche non è l’ideale, meglio ritirarsi in un ambiente più monacale. Musica di sottofondo? Se proprio devi che sia rilassante e non della disco o del metal(anche se conosco persone che non riesco a lavorare senza metal, ripeto, è tutto soggettivo, dovete sperimentare le vostre soluzioni ideali). L’ambiente ha un ruolo fondamentale nella capacità di concentrazione, perciò cerca di contornarti di ciò che ti rende rilassato, qualche pianta e via dicendo.

Riposo e tanto amore Il riposo è fondamentale
Quando arriva la stanchezza, la capacità di concentrarsi va a zero, perciò fermati, prenditi una pausa, esci, fatti una passeggiata. E quando ti senti di nuovo carico, soltanto allora, torna alla produzione attiva. Datti degli scatti temporali, con il tempo ti accorgerai che delle sessioni, a esempio di 30 minuti, ti rendono più produttivo. Una piccola pausa e via di nuovo sotto. Sono state sviluppate una miriade di tecniche della gestione del tempo basate sugli scatti temporali, la più famosa è chiamata tecnica Pomodoro.

Basta. Tutto qui. Per il resto… solo tanto buon senso, perciò fermati spesso a riflettere su cosa stai facendo e se è giusto o meno continuare per quella strada.

Luca Ciavatta