Dopo l’operazione nostalgia di Nintendo, quella a più livelli di Sega Enterprises e un sacco di altri gadget della serie ‘shut up and take my money!’, ecco che la retromania arriva al suo culmine più alto. Dove nessuno era mai arrivato prima, nemmeno quelli che hanno sfruttato il marchio PET per un obbrobrio di telefono.
Ricordi di tempi meravigliosi. Il Commodore 64 vinse la battaglia degli home computer
Lo SNES e il NES Classic non sono i soli nella galassia degli dei del Retró, troviamo anche Megadrive o Genesis che dir si voglia, tante piccole console portatili e un sacco di gadget alternativi. Mai nessuno però era arrivato a tanto: ecco sua maestà il Commodore 64.
È il 1982 e un nuovo computer irrompe silenzioso sulla scena. 64KB di RAM, grafica a colori e sintetizzatore. Diventerà la macchina più venduta di tutti i tempi.
Il Commodore 64 era un home computer prodotto dalla Commodore Business Machines Inc. e fu commercializzato ininterrottamente dal 1982 al 1993. Aggressive tecniche di marketing, una distribuzione totale dai negozi di elettronica ai grandi magazzini e alle catene di giocattoli, oltre che nella rete di rivenditori autorizzati, in Italia era venduto anche per posta dal mitico Postalmarket!
Soltanto i più fortunati possedevano anche il drive 1541 e tutti gli altri dovevano accontentarsi del Datassette, il mitico registratore a cassette che veniva usato per caricare in memoria i giochi che si compravano assieme alle riviste in edicola.
Nemmeno nei tuo sogni più caldi. Ecco il Commodore 64 Mini in tutto il suo splendore
Se ve lo siete persi, se volete ricordalo, o se siete soltanto amanti di qualunque gadget tecnologico, ecco allora il C64 Mini. Ricrea alla perfezione il look and feel dell’originale, costa circa 69 euro e include ben 64 giochi con licenza e un controller joystick.
Dotato di uscita HDMI per essere collegato ai moderni televisori e di due porte USB che possono essere utilizzate per collegare un secondo joystick oppure una tastiera, è perfettamente funzionante e permette di perfino di dilettarsi nella programmazione in linguaggio BASIC.
È infine dotato anche di alcune funzionalità aggiuntive, algoritmi grafici per adattare meglio l’incredibile pixel art a 16 bit sui pannelli dei monitor di ultima generazione e, fortunatamente, la possibilità di salvare tutti i progressi di gioco su memoria di storage.
Non si sa ancora esattamente la data di lancio ufficiale sul mercato, ma i tempi non dovrebbero essere troppo lontani. Qui i link all’articolo della fonte (TNW) e al sito ufficiale (theC64.com) del progetto.