Viviamo in una epoca dove le scelte devono essere forzatamente fatte secondo etica perché condizionano apertamente l’evolversi delle persone, delle comunità e delle nazioni. La possibilità di effettuare delle scelte è una delle più grandi conquiste delle democrazie moderne: nonostante ciò che dicono in molti, viviamo ancora in un mondo libero, siamo ancora in possesso del libero arbitrio e siamo ancora decisamente abili a effettuare delle scelte secondo etica o coscienza. Fare scelte politiche è una delle basi stesse dell’esistenza della società moderna, perciò, visto che abbiamo queste importantissime facoltà, è il caso di valutare come e cosa scegliere, e di affrontare le nostre scelte secondo una etica che possa portare benefici a noi stessi, ma anche, e soprattutto, alla nostra comunità e alle generazioni a venire.
L’importanza di effettuare delle scelte anche nel mondo del software
Innanzitutto, che cosa è il software libero? Di che cosa si tratta? Perché viene anche detto FOSS?
Per una definizione aggiornata e per approfondire la questione, il consiglio è quello di dare una letta all’articolo riguardante il software libero su Wikipedia. Detto ciò, vediamo di capire di che cosa si tratta. FOSS sta per ‘Free and Open Source Software’, ovvero software libero e a sorgente aperta. Questa terminologia è stata coniata da un movimento nato attorno al 1980 grazie a Richard Stallman e alla Free Software Foundation. Il termine ‘Libero’ in questo contesto si riferisce alla nozione di libertà nella sua accezione più alta, cioè al pari della libertà di parola, non al ‘Free’, equivalente di gratis, riferito al prezzo del software e nonostante il software FOSS tenda anche a essere generalmente gratuito. Il Software Libero è una questione di libertà, non di prezzo, e questa è una distinzione importante da fare e da ricordare.

Richard Stallman, uno dei principali esponenti del software libero
Su Internet, in genere, si trovano molti software che affermano di essere ‘liberi’, che scrivono ‘free’ in bella vista, e in cui sicuramente vi sarete già imbattuti nei termini di software ‘freeware’ e ‘shareware’. Questi tipi di software tendono a essere liberi nel prezzo, quindi free come gratis, ma non liberi nel senso di libertà. Usare software libero significa fare una scelta politica ed etica, affermando il nostro diritto a imparare e a condividere con gli altri ciò che abbiamo imparato. Il software libero è la base insindacabile per una moderna società votata all’apprendimento, in cui condividere le conoscenze in modo che altri possano usufruirne sia il mattone fondamentale della società stessa.
Diffondere l’idea della libertà è un lavoro difficile: ha bisogno del vostro aiuto.
Richard Stallman
Tutto il software che viene eseguito sul computer è stato creato per lavorare correttamente con il sistema operativo. Se si utilizza Microsoft Windows, il software è stato appositamente confezionato per funzionare sui sistemi Windows. Se si utilizza OSX di Apple o anche Linux, la stessa regola. Software che viene preparato e codificato per essere installato sul vostro computer è generalmente presente come modulo eseguibile e compilato in maniera tale da essere chiuso e bloccato, cioè non visionabile nei meccanismi in cui è stato creato. Ciò significa che è praticamente impossibile per i suoi utilizzatori vedere come funziona e ciò che effettivamente sta facendo. Un buon esempio di questo genere di programmi sono gli spyware e i virus software: applicazioni che, una volta installate su una macchina, è molto difficile capire esattamente cosa stanno facendo. Potrebbero inviare le nostre informazioni bancarie su Internet oppure copiare le nostre password più importanti, nonché diffondere a sconosciuti le foto delle nostre vacanze.

Apple e Microsoft, emblemi del software proprietario
Detto in maniera molto semplicistica, tutti i programmi per computer vengono scritti da esseri umani (i programmatori, ovvero esseri senzienti in grado di trasformare caffeina in codici) attraverso dei linguaggi leggibili e comprensibili. Il ‘codice sorgente’, ossia le istruzioni formalizzate secondo un linguaggio di programmazione, è leggibile e interpretabile da chiunque con adeguate competenze e determina l’esatto comportamento della applicazione sul nostro computer. Ergo, se abbiamo accesso al codice sorgente, cioè quello scritto dal programmatore, abbiamo accesso al reale funzionamento del programma. Microsoft possiede il codice sorgente di Windows e dei loro prodotti come Office, Apple quello di OSX, di iOS e di tutti gli altri loro software, i creatori di virus informatici possiedono il codice sorgente dei virus da loro creati. Se fossimo in possesso del codice sorgente dei virus, sapremmo esattamente ciò che fanno, e potremmo agevolmente neutralizzare le loro minacce. I creatori di virus, Microsoft, Apple e tanti altri non rilasciano il loro codice al pubblico, il che significa che nessuno può realmente sapere e comprendere che cosa il loro software stia effettivamente facendo sulle nostre macchine. Gli stessi sistemi operativi Apple e Microsoft potrebbe rubare i vostri dati sensibili a vostra insaputa e magari condividerli con dei malintenzionati, con i governi o con sedicenti organizzazioni paramilitari.
Quello prospettato sopra è soltanto uno scenario di fantasia altamente pessimistico, ma potrebbe essere reale perché noi non possiamo sapere cosa effettivamente facciano quei software. Non lo possiamo sapere in alcun modo.
Ci sono produttori di software, organizzazioni e comunità in tutto il mondo, tuttavia, che credono che tutti hanno il diritto di sapere esattamente ciò che il software sul proprio computer sta facendo. La magia sta nel fatto che i fautori del software libero non solo rendono disponibili le versioni eseguibili del software, cioè quelle che noi tutti usiamo abitualmente sui nostri computer, ma che mettono a disposizione di tutti anche il codice sorgente dei loro programmi e che lo rendono liberamente disponibile, utilizzabile e modificabile da tutti. Questo si chiama ‘Open Source’, ovvero sorgente aperto, codice libero. Software di questo genere è software sicuro e affidabile: mi posso fidare perché posso leggere personalmente il codice sorgente di ciò che gira sul mio computer e capire cosa effettivamente fa, quali dati condivide e quali risorse gestisce.
Un esempio semplice è quello dei browser per Internet, cioè i software più diffusi in assoluto. I più utilizzati sono Safari di Apple, Internet Explorer o Edge di Microsoft, Firefox di Mozilla e Chrome di Google, e ognuno di noi interagisce con uno di questi programmi sul proprio computer.
Cosa effettivamente facciano i browser di Apple e Microsoft sulle nostre macchine proprio non lo sappiamo ed è impossibile per noi saperlo.
Un grande esempio di software open source è Mozilla Firefox, un browser web gratuito per Linux, Windows e OSX, che è sicuro, libero e di cui possiamo scaricare (o visualizzare online) i codici sorgenti a questo indirizzo. Abbiamo quindi la possibilità di vedere con i nostri occhi che cosa effettivamente il software di Mozilla fa sui nostri computer e la stessa cosa la possiamo fare anche per Chrome di Google a questo indirizzo. In sostanza del software open source ci possiamo fidare in quanto è liberamente disponibile per tutti da leggere e consultare, possiamo vedere esattamente ciò quel determinato software fa sulle nostre macchine. Per questa motivazione i governi, le organizzazioni, le scuole e i privati cittadini di tutto il mondo stanno passando per questioni di sicurezza e privacy al software open source e per lo stesso motivo voi dovreste fare altrettanto!
Un mondo libero ha bisogno di software libero e non necessariamente gratuito
La parola libero non implica la possibilità di utilizzare tale software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto a una licenza d’uso e non si tratta necessariamente di un prodotto di pubblico dominio, ma si contrappone fortemente al software proprietario considerando fondamentali le libertà dell’utente e l’apertura del codice sorgente. Ciò significa che il software libero e open source può comunque essere a pagamento o prevedere licenze d’uso a pagamento per le grandi aziende: esistono organizzazioni che supportano il software libero e che riescono a guadagnare grazie a esso fornendo assistenza qualificata alle aziende che lo utilizzano.

Ufficio e grafica senza problemi grazie al software libero
Non esistendo standard proprietari, le cui specifiche sono normalmente segrete, è molto più facile costruire software interoperabile con altro software. Ecco perché il software libero riesce a comunicare con gli altri software, non pone vincoli, e solitamente crea formati di file che diventano poi standard riconosciuti a livello internazionale. Ecco perché un file di testo formato Word può essere letto o scritto solo da Word e, solitamente, solo su macchine in cui è installato Word. Ecco perché un file Pages è relegato alle stesse restrizioni ed eseguibile solo su computer Mac e invece un file creato da LibreOffice è un file in formato standard e aperto, leggibile praticamente ovunque e da chiunque a prescindere dalla macchina, dal sistema operativo installato e dalla suite da ufficio installata su tale macchina.
Il software proprietario è una scatola chiusa di cui noi non possediamo le chiavi e non ci è dato, in alcun modo, sapere come funziona e cosa fa mentre è in esecuzione. Il software libero, essendo distribuito anche come codice sorgente, può essere analizzato, revisionato, ma anche studiato. Il software proprietario spesso viene rilasciato con il divieto a ridistribuirlo: solo chi lo ha prodotto ha diritto di venderlo ad altri o di concederne ad altri la licenza di utilizzo. Viceversa il software libero può sempre essere redistribuito, dietro pagamento oppure gratuitamente, nella versione originale oppure modificato, legalmente e nel pieno rispetto della legge.
Molti, attualmente, usano software proprietario che nega queste libertà e questi benefici in assoluto: se faccio una copia del software in mio possesso e la passo a un amico, se cerco di capire come funziona il programma, se ne installo più copie sui diversi dispositivi che ho in casa, rischio di essere individuato, multato o, addirittura, di finire in prigione. Questo è ciò che c’è scritto in piccolo nell’accordo di licenza che accettiamo quando installiamo software proprietario sul nostro computer.

Anche il Ministero della Difesa ha scelto il software libero
Le aziende che operano col software proprietario spesso spiano le nostre attività e limitano le possibilità che abbiamo di condivisione con gli altri. I nostri computer gestiscono molti dei nostri dati personali, dei nostri dati aziendali e delle nostre attività, il software proprietario rappresenta un pericolo inaccettabile per la sicurezza e la privacy stessa di tali nostri dati. Non a caso il Ministero della Difesa ha deciso di affidarsi al software libero per proteggere tutti i dati sensibili di importanza vitale di cui è in possesso, oltre che per risparmiare dai 26 ai 29 milioni di euro rispetto all’uso precedente di software proprietario. Non a caso 162 candidati provenienti da 16 paesi dell’Unione Europea hanno firmato il Patto per il Software Libero considerando il software libero come bene comune da proteggere e sviluppare.
Il Software Libero e le attività di chi lo sviluppa ed utilizza assumono un ruolo chiave nell’era digitale: contribuiscono alla realizzazione delle libertà fondamentali, alla condivisione della conoscenza ed alla riduzione del «divario digitale».
Da dove iniziare? La Free Software Directory è un catalogo di software libero, utile e gratuito, disponibile per i sistemi operativi liberi. La Free Software Directory contiene informazioni dettagliate sui programmi di software libero e organizzate in un formato chiaro e accessibile. Molte delle applicazioni elencate sono multi-piattaforma, quindi oltre a funzionare sotto sistemi operativi liberi, come Linux e tutte le sue varianti, esistono anche in versione per sistemi proprietari come Mac OS X o Windows.
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