Un forte rilievo su Internet è quello dei social-network: attualmente la vera killer application del web per la maggior parte degli utenti comuni. Tra i meandri delle tante possibilità pratiche offerte dalla grande Rete, c’è quella di permettere di imparare le cose: da tempo, non più ad appannaggio di pochi intimi e di costosissime scuole private, il mondo dell’apprendimento di qualità è diventato, grazie a Internet e alle nuove tecnologie informatiche, per tutti. Le giuste opportunità di apprendimento, socialmente parlando, sono ora alla portata di tutti. Imparare a fare le cose, fare le cose giuste, imparare con le strategie migliori e con le risorse più efficaci. Oggi è semplice entrare in quel meccanismo di evoluzione forzata per il quale ci si reinventa e ci si aggiorna quotidianamente. Google, Facebook, Twitter e i tanti altri strumenti che popolano la rete, non servono soltanto a perdere tempo, a far vedere alle altre persone aspetti che sarebbero soltanto intimi o a postare immagini e link divertenti; essi costituiscono anche un ottimo viatico per non perdere le tante opportunità di conoscenza offerte da Internet. Il problema è come riuscire a gestire efficacemente questi strumenti e come riuscire a non farsi sopraffare dalle loro infinite liste di post. Utilizzare i social-network per comunicare è una ottima opportunità, ma fare con essi soltanto quello è un’enorme spreco di risorse.
Aumentare l’utilità dei Social-Network
Poniamo a esempio, e per questo articolo utilizzerò Twitter ma ogni discorso fatto si potrebbe traslare su Facebook o su Google+ o su altro ancora, che il nostro account social non venga popolato soltanto degli amici (quelli reali e quelli virtuali) e degli account di tendenza che seguono un poco tutti. Poniamo invece che abbiamo deciso di popolarlo di account utili e, per questo post in particolare, riferiamoci a quelli che riguardano l’area della formazione. Allora, se tutte le condizioni poste fossero messe davvero in essere, ci ritroveremmo allora con uno stream variegato e stimolante. In questa ottica, i social-network potrebbero anche venire utilizzati soltanto in veste di fruitori di contenuti: insomma, non è necessario postare i propri contenuti per seguire quelli postati da altri e, in particolare, dagli account business che andremo a vedere in seguito.Non avete un account Twitter perché siete già a posto con Facebook o viceversa? Beh, allora potreste aprirvi un account su una seconda piattaforma non per duplicare i comportamenti che avete nella prima, bensì per utilizzarla a fini di utilità. Non è necessario interagire con altri utenti per sfruttare il lato utile e di learning che i social-network sono in gradi di offrire. Quante volte avete rinunciato ad aprire un profilo per svariati motivi?
Il social-network rimane statico, bloccato nelle menti dei suoi guardiani. Ecco di che cosa sto parlando: l’utilizzo di tutto ciò che di utile ha da offrire un social-network, senza tutti gli aspetti da social-cazzeggio che solitamente portano solo a un aumento esponenziale del nostro procrastinare nel fare le cose. Un utilizzo dei social-network intelligente, efficace, utile. Come è possibile ottenere tutto ciò? Ovviamente, come già spiegato sopra, limitiamo la casistica a un solo social-network e a un solo campo di azione, ma siete liberi di esportare il tutto, di ampliarlo e modificarlo secondo le vostre esigenze personali. Basta contenuti vuoti e ripetitivi, passiamo a plasmare il nostro social-network di riferimento per renderlo (e per renderci) più produttivo, produciamo un effetto benefico che ci inviti e che ci suggerisca continuamente l’azione del fare.Input e stimoli di creatività, produttività, efficienza. Tutto dipende dall’approccio generale che si utilizza con lo strumento: per comunicare, per rimanere informati o per fare entrambe le cose. Se tra le persone che seguo (o gli amici a seconda del tipo di social-network) inserisco solo persone che conosco già nella vita reale, le cose che verranno condivise, e quindi portate alla mia attenzione, saranno più o meno le stesse di cui si parlerà poi nelle uscite comuni, al telefono o sul luogo di lavoro. Viceversa, se imposto i miei following su una nicchia specifica, come la formazione, il marketing o qualsiasi altra cosa, e così facendo seleziono i contatti in base ai contenuti che da loro vengono proposti, trasformerò il social-network in un potentissimo organo di informazione perfettamente levigato sulle mie esigenze.
Come scegliere dunque i following per la propria nicchia di interesse?
Non esiste una regola generale valida per tutte le nicchie e per ogni genere di network online. Se qualcuno (singolo o azienda che sia) utilizza lo strumento per utilizzi dispregiativi o enfatizzanti, perciò senza essere intenzionati a tramandarne conoscenza piuttosto che a pubblicizzare meramente prodotti, lo si evincerà immediatamente. In quel caso, sarà assolutamente da evitare poiché post del genere ci verranno comunque proposti in quantità industriali dallo stesso social-network di riferimento sotto forma di slogan e suggerimenti pubblicitari. Devi trovare almeno tre validi motivi per seguire un profilo e alla base di questi ci devono essere l’aspetto informativo, quello di conoscenza e quello di utilità. In questo processo di discernimento è fondamentale rimanere sul semplice, quasi a pensare come un bambino dobbiamo soltanto riuscire a cogliere una procedura di causa ed effetto. Massimizzare l’utilità dei post che andranno a riempire la lista di messaggi. Si procede dunque analizzando il profilo dell’utente (o azienda o servizio) e si vanno a valutare i messaggi pubblicati da questo.
- Sono focalizzati sui nostri interessi?
- Costituiscono effettivamente qualcosa di informativo o utile?
- Rimandano a risorse risorse e servizi?
Inizialmente sarà efficace rispondere a queste tre semplici domande per verificare o meno se sia il caso di includere un account tra quelli da seguire oppure no. Naturalmente, lo ripetiamo, abbiamo qui escluso tutti i canoni del classico strumento di comunicazione tra persone, stiamo valutando la possibilità di trasformare un social-network in qualcosa di simile a un mezzo di informazione estremamente personalizzato. Massimizzare l’utilità dello strumento, anche esulando dalle specifiche per cui era stato concepito, e cercando di utilizzare un sistema che ci possa dare ampio beneficio di risorse e servizi. Trasformare uno strumento come Twitter in un mero organo di informazione utile e plasmato sui nostri interessi, massimizzare il risultato nell’efficacia dei post presenti nella lista dei messaggi, catturare i giusti obiettivi, limitare la presenza di distrazioni e di inviti al procrastinare.
Comunicazione, servizi utili e formazione
In quest’ottica, se, a esempio, volessimo focalizzare la nostra attenzione sulla formazione e sulle ultime tecnologie informatiche, potremmo iniziare a popolare la liste degli account che seguiamo con quelli di organizzazioni che si occupano di fornire strumenti e risorse per formarsi online sulle nuove tecnologie. In particolare, per iniziare potrebbero andare bene i seguenti:
- Coursera – Per rimanere aggiornati sugli ultimi corsi disponibili e sulle opportunità gratuite di formazione offerte da questa organizzazione che collabora con le più prestigiose università al mondo. Corsi universitari con i migliori docenti e con le ultime tecnologie, su una piattaforma agevole.
- Stack Overflow – L’account della community di circa 5 milioni di programmatori, hacker e appassionati a disposizione per aiutare chiunque. Se hai un problema con le nuove tecnologie, probabilmente qualcuno lo ha già affrontato. E risolto.
- Udemy – La più grande piattaforma di corsi online. Professionisti di tutto il mondo che pubblicano lezioni e corsi online su qualsiasi argomento. Dall’arte alla creatività, dalla programmazione informatica al mondo del business e del marketing.
- Libre Italia – L’associazione no-profit che si occupa della diffusione della cultura digitale e della promozione del software libero e degli standard aperti in Italia. Tanti corsi e tante opportunità di formazione in salsa opensource.
- Udacity – Corsi online e acquisizione di nuove skills. La piattaforma creata da giganti del settore come Google e che aiuta gli utenti a rimanere al passo con il futuro. La programmazione del Web e dei dispositivi mobili non è mai stata così a portata di tutti.
Queste sono cinque proposte prese a caso (non molto in realtà) tra le migliaia disponibili sia in lingua italiana che in altre lingue. Sono sufficienti per partire perché in men che non si dica sarà lo stesso social-network a iniziare a proporci account collegati a quelli che stiamo seguendo. Gli algoritmi collegheranno i nostri interessi (dati da ciò che stiamo seguendo) ai contenuti a disposizione sul network e, in breve, ci ritroveremo a ricevere suggerimenti sul seguire tizio, caio e sempronio. Ovviamente, anche i suggerimenti ricevuti andranno valutati, di volta in volta, scandagliando la lista dei messaggi che hanno pubblicato e verificando se essi corrispondono alle nostre richieste di utilità e conoscenza.
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